Moto & Modifiche

Parliamone davvero.

Chi di noi non ha sentito almeno una volta la necessita/voglia di fare alcune modifiche al proprio mezzo?

Ecco. Partiamo da qui.

Credo che a tutti faccia piacere personalizzare un pochino il proprio mezzo meccanico. Che sia una moto o una macchina, la sostanza non cambia.
La voglia (o la necessità) è la stessa.
Per migliorare il mezzo (pensando di spendere di meno, piuttosto che prendere un modello superiore.
Per personalizzarlo e sentirlo più “cucito addosso”.
Oppure per il semplice motivo che la moto è un giocattolo e la meccanica è un bel passatempo.

E quindi?

Sistemi frenanti più performanti? Iniziamo con le pasticche, poi si va con i tubi in treccia, se non basta c’è sempre la buona vecchia pompa radiale, fino alla sostituzione delle pinze.
Ergonomia e posizione del pilota che non ci aggrada? E vai di pedane, sella, manubrio.
Ciclistica? E che problema c’è… si cambiano olii, molle, ammortizzatori, fino al cambio completo di avantreno e forcellone posteriore. Ah sì… non dimentichiamoci che ci sono sempre i cerchi in ergal e gli pneumatici racing.
E per qualche CV in più o per una erogazione diversa? Daje! Si modificano le mappe o si cambiano/aggiungono centraline. E la marmitta che fai… non la sostituisci? Certamente. Soprattutto levando il DB killer che il rumore appaga sempre. Poi si leva il catalizzatore, si cambiano i collettori e si montano filtri dell’aria più aperti.
Poi oh… a voler fare le cose per bene si può anche intervenire su organi più delicati… tipo bielle e pistoni (più leggeri) o camme con profili diversi.

Ma potremmo andare avanti per ore. Il mercato lo ha capito benissimo e ha saturato con l’offerta qualsiasi domanda. Oramai si trovano ricambi di tutte le tipologie e per tutte le tasche.

Ora io non voglio parlare del rapporto costo/beneficio che deriva da avere una moto modificata. E non lo voglio fare per due motivi.
Il primo è che anche io ho la moto, e anche io in passato ho messo più o meno pesantemente la mano sul mio giocattolo.
E il secondo è che alcune scelte sono molto personali. I gusti sono diversi, le sensazioni che si provano pure. E ognuno con i propri soldi DOVREBBE poterci fare il caxxo che gli pare (ho scritto dovrebbe perché la frase corretta sarebbe “ognuno con i propri soldi ci fa quello che caxxo gli pare nel rispetto delle norme vigenti e degli altri”).

Non voglio neanche parlarvi di ciò che la legge permette e soprattutto NON permette.
A leggere il codice attentamente infatti, diciamo che il 99% di quello che ho scritto sopra è totalmente ILLEGALE.
Gli articoli 78, 71 e 72 non sono troppo interpretabili. Se cambi una caratteristica del mezzo o un dispositivo di equipaggiamento devi aggiornare la carta di circolazione. Sic et sempliciter.
Le moto e ogni pezzo di ricambio infatti sono omologati. E le omologhe dei pezzi di ricambio, a meno che non siano specifiche per il nostro mezzo (marca/modello/anno di produzione), sono da intendersi per la sola vendita E per l’utilizzo in pista, su strade private, o in esposizione.
Poi per carità… il grosso delle forze dell’ordine o non si accorge della modifiche, oppure se ne frega e chiude un occhio (sennò non si spiegherebbe l’esistenza delle HD :lol2: )..
Basta beccare un agente mediamente formato però (magari un motociclista?) e sono volatili per diabetici.
Ma ripeto… non è di questo che voglio parlare.

Vorrei che vi soffermaste un secondo a pensare alle compagnie di assicurazioni.

Adesso, tutti noi paghiamo annualmente (o semestralmente) un premio ad una compagnia di assicurazione, per cautelarci da responsabilità varie. Nello specifico sottoscriviamo polizze RC (responsabilità civile) che ci tutelano in caso di incidente. Vai lungo e sbatti contro una macchina e gli procuri 3000€ di danni? Scialla! Ci pensa la compagnia. Non te fermi allo stop e centri il pandino e gli fai 5000€ di danni? No problem. Paga l’assicurazione.

Quello che però a volte dimentichiamo, è che l’assicurazione non ha tutta questa voglia di pagare. Quindi, se il chioppo lo fai perché hai bevuto e hai il tasso alcolemico troppo alto, l’assicurazione paga per il sinistro. Ma poi si rivale sull’intestatario della polizza. Stessa cosa in caso di revisione. Revisione scaduta e incidente? Vedi sopra.
E’ legale? Si… secondo l’articolo 144 del Codice delle Assicurazioni, le compagnie di assicurazione possono esercitare il diritto di rivalsa: ossia possono richiedere alla persona assicurata il rimborso dei danni causati a terzi, nel caso in cui il sinistro sia stato provocato dalla sua cattiva condotta.

I più scaltri avranno già capito dove voglio andare a parare… e mi diranno: “e allora nella polizza aggiungi la clausola della rinuncia alla rivalsa e non rompere i cojoni”. VERO
Quasi tutte le compagnie infatti, per pochi euro (dai 10 ai 30 secondo la mia esperienza) rinunciano a rivalersi sull’intestatario della polizza in alcuni casi (sicuramente alcool e revisione scaduta).

Ma qui viene il “bello”.

La rinuncia alla rivalsa non vale in tutti i casi. Tanto per incominciare non è applicabile se le rogne derivano da droghe, se ci sono problemi amministrativi sul mezzo o se ci si sta giocando il libbbretto alla “fast & furious”. E occhio… il discorso dei problemi amministrativi non riguarda solo i FERMI AMMINISTRATIVI. Riguarda anche i mezzi NON OMOLOGATI al momento del sinistro.
Va da sé, che per sinistri di una certa gravità (se ci scappa il morto) e per danni sopra un certo importo, l’assicurazione fa tutto quello che la legge gli consente per contenere il danno economico derivato dal pagamento del sinistro.

E visto che ho lavorato in uno studio di avvocati per qualche annetto, vi informo che ho visto parecchie cause dove le compagnie prima hanno pagato il dovuto alla “vittima”, e poi si sono rivalse sull’intestatario della polizza. E in parecchi casi, il determinante erano proprio le modifiche del mezzo.
E indovina chi ha vinto quasi tutte le cause?

Dovreste averlo intuito.

Quando c’è un incidente di una certa importanza infatti i mezzi vengono sequestrati e sono ispezionabili dalle FDO e dalle assicurazioni.
Molti utenti a quel punto frignano che l’assicurazione per non pagare o per rivalersi sull’assicurato debba dimostrare che la modifica è la causa dell’incidente.
Peccato però che l’intento dell’assicurazione non è assolutamente quello di dimostrare che la causa dell’incidente sia da imputare alla modifica. Sarebbe quasi impossibile dimostrare che un impianto frenante o una forcella più performante siano la causa del sinistro no?
Ma alla compagnia infatti non gliene frega un caxxo della causa del sinistro. Alla compagnia basta dimostrare che quel pezzo lì non ci poteva stare. Perché se così fosse, il mezzo al momento del sinistro non era omologato. E se non era omologato, verrà utilizzata tutta la vasellina necessaria per rivalersi sull’intestatario del contratto assicurativo.

FINE

Mo’ sapete tutto, e soprattutto sono contento che ve l’ho detto. Per il resto, fate come ve pare.

E via di insulti :pernacchio:

 

Fonte (sempre io):

https://www.sv-italia.it/forum/viewtopic.php?f=78&t=289267

 

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