Guerra d’Albania

Da Guardiamarina ero destinato su Nave “FOLGORE” (Unità Capo Squadriglia).
Nel 1939 la Squadriglia C.T. si ormeggiava nel porto di Brindisi, per imbarcare il Battaglione “S. Marco”, mentre sulle navi mercantili si imbarcavano i soldati.
A mezzanotte siamo partiti da Brindisi per l’occupazione dell’Albania, scortando le navi mercantili sulle quali erano imbarcati i soldati dell’esercito.
All’alba siamo arriviati al porto di S. Giovanni di Medua, porto a Nord dell’Albania.
Mentre scendevo dalla plancia, il Comandante mi ordinava all’improvviso di armarmi di pistola, dandomi l’incarico di Comandante in 2ª per lo sbarco del battaglione.
Un Tenente di Vascello imbarcato su un altro C.T. assumeva il comando dello sbarco.
Al momento della partenza, il Tenente di Vascello mi ha ordinato di assumere il comando dello sbarco, perché la sua motobarca non riusciva a partire; (anche se poteva benissimo imbarcare sulla mia motobarca).
All’improvviso, da Guardiamarina dovevo assumere questo impegnativo incarico di sbarcare il battaglione “S. Marco” al porto.
Il rischio era gravissimo perché il porto rimaneva nascosto dalle montagne e quindi lo sbarco non poteva ricevere l’aiuto dei cannoni dei CC.TT.
Ho dovuto comunque accettare questo compito e dirigere verso la costa.
Quando mi sono avvicinato c’è stata una forte reazione da parte degli albanesi che sparavano alle imbarcazioni. Come da ordini ricevuti, ho alzato la bandiera rossa e le artiglierie dei CC.TT. hanno cannoneggiato la costa. Dopo dieci minuti di fuoco, ho ripreso la navigazione ed invece di sbarcare i soldati alla banchina del porto, che rimaneva nascosto a causa delle montagne, mi sono diretto sulla costa.
Il battaglione “S.Marco” è sbarcato tranquillamente sulla spiaggia, ed io sono ritornato a bordo.
Ho dovuto fare altri viaggi per portare le munizioni ed il vitto ai soldati del battaglione.
La mia decisione sullo sbarco è stata molto apprezzata dal Comandante.
Per questa missione, tanto rischiosa, mi è stata data una Croce di Guerra al merito.