Moto & Meccanici

E adesso apriamo un altro vaso di pandora

Questo post è la naturale continuazione di quest’altro: https://www.sv-italia.it/forum/viewtopic.php?f=78&t=289267

Molto spesso le “modifiche”, ma a volte anche la “banale manutenzione”, le facciamo fare a persone non qualificate.
Perchè? Perchè la manodopera nelle officine costa. E spesso l’amico o il cugggggino ti fanno “lo stesso” lavoro ad una frazione del costo, se non aggratis.

E questo genera, in tutti i casi esposti nell’altro post, ovvero se il sinistro è stato GRAVE, tutta una serie di altri problemi accessori…

Quello che voglio dire è che alcune modifiche (impianto frenante? Forcella? Monoammortizzatore posteriore?) vanno a toccare componenti che DEVONO (o dovrebbero) essere sempre al massimo dell’efficienza.

Quindi sono lavori che andrebbero fatti fare da personale altamente qualificato, evidentemente certificato, e possibilmente nel tempo formato e aggiornato.

Adesso mi si risponderà che la manualità dell’utente XYZ che fa le cose sulla sua moto è altissima, e che il meccanico sotto casa è un pezzo di merd@ che ha sempre fatto solo danni/rubato/etc etc. VERO. Ma anche qui si parla di probabilità. E nel campo delle probabilità i casi personali stanno a ZERO.

Secondo voi, è più probabile che l’errore lo commetta:

  • un utente che ha messo mano sulla sua moto (magari prima ne ha avute una decina) e sulla moto dei suoi amici (vogliamo dire una cinquantina di moto in tutto?)
    oppure
  • un meccanico specializzato autorizzato dalla casa costruttrice che mette mano -da anni- tutti i giorni su decine di mezzi, che deve seguire corsi di aggiornamenti continui per mantenere le qualifiche?

E vogliamo parlare anche degli attrezzi utilizzati? Perché sappiamo benissimo che usare male un attrezzo (o usare un attrezzo sbagliato) rovina il pezzo che stiamo smontando/montando. E faccio presente che parecchia gente confonde i cacciavite a croce (phillips) con quelli a stella (pozidriv), oppure stringe i dadi a morte dimenticando cose banali come le coppie di serraggio. E mò cacciate fuori le calibrazioni annuali che fate fare alle vostre chiavi dinamometriche da quando avete usato la chiave la prima volta come da norma UNI EN ISO 6789.

Questo giusto per dire che se il vostro meccanico è uno stronz0, magari la cosa più sensata da fare potrebbe essere quella di cambiare meccanico prima di mettere le vostre belle manine sulla moto.

Ed adesso vi spiego perché 😉

Prendo paro paro l’esempio del MIO sesto commento nel post di prima (https://www.sv-italia.it/forum/viewtopic.php?f=78&t=289267) che mi fa comodo…

  • Motociclista che andando a velocità codice frena per far attraversare una madre con una simpatica carrozzina tandem con dentro due preziosissimi e alquanto delicatissimi (e come abbiamo appurato dal post precedente, SFORTUNATISSIMI) gemellini.
  • Per terra c’è un po’ di brecciolino/umido/qualsiasi cosa che diminuisce il grip dello pneumatico (nulla di nuovo per le strade italiche o no?).
  • La moto è di qualche anno fa, quindi non c’è l’ABS. La ruota davanti si blocca, e si chiude l’anteriore.
  • Il motociclista finisce kulo a terra e la moto slittando centra il trio sulle strisce.

Questo è il caso nel quale si è molto felici di aver aumentato i massimali della responsabilità civile a cannone.

L’assicurazione però, visti gli importi in gioco, potrebbe utilizzare tutto il tempo concesso prima di risarcire, per mandare un perito (o vari periti) a visionare la moto. Vite per vite. Moto che a parte qualche graffio/ammaccatura (o magari una pedana ed una leva spezzata) di fatto è totalmente e perfettamente integra (e quindi facilmente ispezionabile da chiunque).
Ad ogni modo, il perito si spulcia BENE (ricordiamoci che il perito è pagato per trovare un qualsiasi escamotage per permettere all’assicurazione di rifarsi su qualcuno -la tanto agognata rivalsa- oppure per non pagare affatto) la moto e ops… scopre che la ruota anteriore ha una pinza che è visibilmente storta/mezza piegata poiché (magari) non era stata serrata correttamente sul suo attacco/alloggiamento dopo aver fatto una qualche manutenzione (pulizia dei pistonicini? Cambio delle guarnizioni della pinza? Rivernicatura della stessa?). Ah sì… ovviamente parliamo della pinza che NON ha toccato l’asfalto quando la moto è scivolata… parliamo di quella che è rimasta “all’aria” e che quindi non ha un graffio. È solo storta, e nella sua geometria (sbagliata) attuale tiene il disco (e quindi la ruota) perfettamente bloccato.

Indovina il perito a quale conclusione arriverà se inizialmente non trova componenti che invalidano l’omologa del mezzo?
Sicuramente arriverà alla conclusione che il blocco della ruota anteriore durante la frenata è stato causato da una errato serraggio/posizionamento a causa di una incauta manutenzione effettuata sul componente XYZ. E da qui si scatena l’inferno.

Certo… con l’annullamento dell’omologazione del mezzo sarebbe tutto più facile. Quel pezzo non ci doveva stare, la carta di circolazione è immacolata e BON.

Ma non sempre la vita del perito è così facile. A vole gli tocca lavorare per davvero. Ed è sicuramente il caso nel quale una assicurazione decida di non pagare un sinistro causato da un problema derivato da una cattiva/omessa manutenzione del veicolo. Qui infatti sarebbe da leggere molto scrupolosamente il contratto assicurativo prima di firmarlo. Soprattutto le motivazioni per la quale l’assicurazioni potrebbe non pagare (o pagare in parte).

A questo punto decollano decine di enormi paduli a caccia di un kulo dove atterrare.

Se l’assicurazione decide di non risarcire, la/le vittima/vittime possono chiedere i danni direttamente al conducente del mezzo. E si parla di milioni di euro.

I casi sono due (lacrime mie, o lacrime tue):

Se il lavoro lo ha eseguito il meccanico specializzato/autorizzato/aggiornato, è molto probabile che il meccanico (e quindi l’officina) abbiano una assicurazione professionale che copra questo genere di rogne.
Quindi, quando esce fuori il problema della pinza montata a caxxo, il conducente della moto caccia fuori le fatture dei tagliandi e scarica interamente la responsabilità sull’officina.
Il conducente infatti per legge deve preoccuparsi di fare le revisioni come da normativa… e per buon senso dovrebbe fare la manutenzione programmata.
Siccome nel nostro caso la revisione è OK, le rogne derivano dalla manutenzione programmata.
Siccome il conducente ha vari pezzi di carta che dicono che della manutenzione se ne è occupata l’officina di cui sopra, la palla avvelenata passa all’officina, che sapendo di avere le chiappe relativamente coperte, ammette candidamente l’errore.
L’assicurazione dell’officina paga la sua quota parte e se copre interamente il danno è “tana libera tutti”. Se invece lo copre parzialmente sono caxxi dell’officina (e non del conducente).

Poi oh… ovviamente se il meccanico ha fatto una caxxata per negligenza/imperizia (o peggio mi sento… per dolo) a noi poco importa. Noi stiamo dalla parte del conducente del mezzo no? Ecco.

La vasellina con la granella di vetro e la limatura di ferro invece, viene applicata quando a mettere le mani sulla moto è stato il conducente o l’amico smanettone del conducente.

Indovina quanto ci mette il perito (che per fare il perito ha una qualche qualifica riconosciuta dallo stato) a far passare il messaggio che tutta la dinamica dell’incidente è attribuibile a quel problema? E soprattutto, indovina in quanto secondi il giudice dà ragione al perito?

E ops… la cassazione già si è espressa in un caso simile… nel 2017 (sentenza n.29224).

E qui la cosa si fa più divertente… poiché nel momento in cui il giudice decide che effettivamente la colpa è di chi ha fatto il lavoro (e ovviamente anche di chi ha fatto fare il lavoro ad una persona che non poteva/doveva farlo), se l’assicurazione NON PAGA (e magari il giudice decide che sia giusto così), diciamo che la vita economico/finanziaria del conducente è finita. Chiaramente il conducente proverà a rifarsi sulla persona che ha fatto il lavoro… e tanto per incominciare dovrà avere le prove che il lavoro lo ha fatto proprio quella persona e caxxi e mazzi…

Poi per carità… i gradi di giudizio sono tanti eh… ed un ricorso oggi non si nega a nessuno…
Ma davvero il gioco vale la candela? Avete mai fatto (OGGI) un ricorso per un qualcosa di caxxuto? Avete presente quanti tagliandi o moto nuove di categoria superiore potevate comprarci con i soldi spesi per mettere in piedi un ricorso quando c’è di mezzo l’articolo 589 BIS del codice penale?

E soprattutto… vi fidate ciecamente del lavoro della magistratura?

Ma tanto non succede.

Ma se succede…

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