10 Buoni Motivi Per Non Fare Assistenza Agli Amici/Parenti/Conoscenti

da

in

Probabilmente il miglior articolo che abbia mai letto sull’argomento!

Le mie considerazioni, aggiunte o correzioni, sono quelle in grassetto e corsivo. La provenienza dell’articolo è in fondo alla pagina.

Se lavori nell’ambiente informatico (non importa in che settore… per il 99% degli utenti è tutto uguale), avrai sicuramente un tuo gruppo di persone a cui ti sei ritrovato a fare assistenza, tuo malgrado.
Non ti ricordi come è successo, ma una volta hai montato un masterizzatore a un amico, hai creato un sito per uno zio, hai reinstallato il sistema operativo a un tuo ex compagno di scuola, hai aiutato il figlio del vicino a fare una ricerca su wikipedia… sempre gratis.
Tu te ne sei scordato il giorno dopo… ma loro no. E la complessità dell’intervento è direttamente proporzionale alla durata dei ricordi in essere…

Ecco 10 motivi per cui non dovevi farlo:

(1) diventi automaticamente disponibile sempre e per sempre; a qualunque ora del giorno e della notte, ovunque tu sia: al lavoro, sotto la doccia…
“Pronto, ciao ti disturbo?”
“Beh in questo momento sono in barca in ferie…”
“Ah… ma tanto tu fai presto in queste cose. Senti ho il computer che quando lo accendo mi da errore 0x0000007B (INACCESSIBLE_BOOT_DEVICE). Cosa può essere? Sono disperato…”
“Si, ma sono in mezzo al mare (o al bagno, in ferie, a cena, sto dormento, in riunione…)
“Va bene. Dimmi cosa devo fare…”

(2) diventi oggetto di una catena di passaparola selvaggio.
“Aspetta che lo chiedo a un mio amico, lui di sicuro lo sa. Poi è molto alla mano e se ha tempo ti da una mano volentieri.” Ovviamente è un MIO amico e perciò il lavoro te lo farà gratuitamente… al massimo potresti offrirgli un caffè o un pachetto di sigarette… Chiaro che se il lavoro sara all’altezza delle mie aspettative, mi aspetto che tu mi corrisponda…).

(3) diventi automaticamente il responsabile e amministratore del PC
“Ti ricordi che l’anno scorso mi avevi installato quel programma per vedere i filmati? Ecco, stamattina, vado ad accendere il PC e non si accende più, cosa può essere successo? Non è che hai fatto qualcosa di strano?” Se l’intervento è poi di natura hardware, il tuo intervento impatta su tutto l’ecosistema elettronico dell’utente in questione.
“Ti ricordi la vite che mi hai messo sul cabinet 5 anni fa? Senti ma non è che l’averla messa mi ha bruciato la lavatrice stamattina?”

(4) devi conoscere tutti i programmi, i linguaggi di programmazione/database/DBMS…, tutti i sistemi operativi esistenti sul pianeta. Da Blender al GWBASIC, da Windows 1 alle più improbabili distro di Linux. Dovrai saper fare tutto di tutto: non sono ammesse lacune per chi “conosce il computer”
“Senti, scusa se ti disturbo, ma ho un problema: come faccio ad importare un audiolibro con Itunes?”
“Guarda, mi dispiace, ma non ho l’Ipod e Itunes non lo conosco” (per di più Apple mi starebbe pure sulle palle…)
“Dai che tu ci capisci di sicuro più di me. In due minuti tu fai tutto…”

(5) diventi, per esteso, la prima persona da consultare per tutto ciò che funziona a corrente elettrica
“Ciao, scusa se ti disturbo, ma ho l’home theatre della sala che non funziona più bene. Tu guardi anche quelle cose lì? Perchè è da qualche giorno che si sente un fruscio dal vufer e magari bisogna solo cambiare un fusibile…”

(6) vieni visto come uno spacciatore di hardware
“Ciao, scusa se ti disturbo, volevo comprarmi un PC portatile, tu non è che hai delle dritte?”
“No”
“Come no? Lavorando nei computer vuoi che non ti passi sotto mano qualche occasione? Beh se hai qualcosa fammelo sapere, intanto mi daresti un’occhiata a dei preventivi che mi sono fatto fare?”

(7) devi sempre navigare nell’ignoto.
“Ciao, scusa se ti rompo, ma il PC non va più”
“Come non va più? Non si accende o cosa?”
“No no, si accende ma poi non va”
“Cos’è che non va? Il sistema operativo?”
“Io non ci capisco mica niente… non va”
“Ma che sistema operativo hai?”
“Cosa vuoi che ne sappia io che sistema operativo ho….cos’è il sistema operativo? Dove devo leggere? Guarda, fai prima se vieni qua a dare un’occhiata, aspetto, vai tranquillo, va bene anche stasera dopo il lavoro… e poi scusa… abitiamo solo a 1200km di distanza… ci metti un secondo a venire… anche perchè io domani lavoro e mi devo alzare presto… tu invece sei nottambulo… dai che ti faccio il caffè

(8) lavorerai sempre gratis… se va bene!
Al di là di qualche caffè offerto, non vedrai mai un soldo. Di sicuro, però, ne spenderai: viaggi, telefonate, tempo impiegato, probabilmente anche cavetti, vecchi componenti, batterie, viti, ventole, ecc…

(9) grazie alla tua disponibilità, sarai sempre sottovalutato e verrai classificato al massimo come “smanettone”.
I “tecnici”, quelli veri, fanno le stesse cose che fai tu (forse con meno cura), ma prendendo ALMENO 80 euro all’ora, saranno visti come semidei. Ovviamente se fai parte della categoria dei sistemisti NON SEI UN PROGRAMMATORE, se sei un programmatore NON SEI UN WEBDESIGNER, se sei un web designer NON SEI UN AMMINISTRATORE DI SISTEMA….
In ogni caso non sarai mai bravo come quelli pagati 400€ l’ora + la trasferta, il diritto di chiamata… e scordati di fare notare che allora probabilmente avrebbe avuto senso chiamare una di quelle professionalità… “perchè così mi offendi”.

(10) Ogni qualvolta dai un consiglio fondamentale (tipo hai fatti un backup? Guarda che è facile… se poi ti si rompe il disco che fai? Oppure mandati la TESI DI LAUREA VIA EMAIL COSì NON LA PERDI se tutto si sfascia…) gli utenti se ne fregano… salvo poi darti la colpa per non averli informati a tempo debito dei rischi e delle problematiche derivanti dal fare o dal non fare certe cose…

 

Fonte: http://www.gianpierobiancoli.it/10-buoni-motivi-per-non-fare-assistenza-agli-amici.html